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lunedì 6 marzo 2017

Santa Maria di Costantinopoli, festa Taranto e a San Crispieri

Per L’attenzione del rettore della chiesetta di Taranto, don Mimmo Bucci, al problema delle periferie. La storia dell’antico luogo di culto sulla via di Lizzano, attualmente inagibile

 Angelo Diofano
Nuovo Dialogo

Culminano il primo martedì di marzo i festeggiamenti in onore di Santa Maria di Costantinopoli che si tengono a Taranto nella chiesetta vicino al capolinea dei bus extraurbani, e a San Crispieri, graziosa frazione di Faggiano. Di seguito, il programma delle iniziative.

Taranto

Le celebrazioni saranno all’insegna della semplicità, come l'architettura del tempio e lo stile di vita del territorio, dove sono evidenti povertà di ogni tipo. Spiega il rettore don Mimmo Bucci: “Il lavoro che sto svolgendo in questi anni, oltre alla cura del culto, è quello di sensibilizzare alla solidarietà e all’attenzione verso l’altro, soprattutto in questa zona di estrema periferia”. Domenica 5 c'è stata la messa solenne presieduta dall’arcivescovo monsignor Filippo Santoro. Il proramma prevede per lunedì 6, preghiere e canti in onore di Maria eseguiti dal coro “Madonna di Loreto” diretto dal maestro Giuseppe Parabita. Martedì 7, festa della Titolare, alle ore 18 messa solenne presieduta da don Mimmo Bucci con i canti del coro Santa Maria di Costantinopoli. Il rettore ricorda che la chiesetta è aperta ogni giorno per momenti di preghiera personale e le confessioni; recentemente volontari si sono offerti per l’apertura in mattinata, così da permettere ai viaggiatori in attesa del vicino capolinea dei bus extraurbani di soffermarsi in preghiera. Non a caso, spiega don Mimmo, Santa Maria di Costantinopoli è la patrona dei viaggiatori provenienti da terra e da mare. Sante messe si celebrano nei giorni feriali sono alle ore 18 e in quelli festivi alle ore 19; in quaresima, prima della messa domenicale, si svolge la via crucis. Inoltre, sempre dopo la santa messa, ogni 13 del mese, si riunisce il cenacolo mariano (rosario, messa e catechesi)., ogni 23 il gruppo di preghiera di padre Pio mentre tutti venerdì ha luogo la preghiera di lode del gruppo carismatico “Servi di Cristo vivo”. La rettoria è infine disponibile ad accogliere gli incontri i tutti i gruppi ecclesiali e a ospitare incontri culturali.

 San Crispieri-Faggiano

San Crispieri (frazione di Faggiano) festeggia la patrona, Santa Maria di Costantinopoli. Il programma delle celebrazioni prevede per sabato 4 alle ore 17 il santo rosario, alle ore 18 la santa messa e al termine il concerto dei bambini del catechismo. Domenica 5, alle ore 18.30 concelebrazione eucaristica presieduta da don Antonio Papagni con successivo concerto di musica sacra. Lunedì 6, vigilia della festa, alle ore 18 la celebrazione eucaristica presieduta da don Alessandro Giove, parroco all’Assunta di Faggiano. Mercoledì 7 marzo, giorno della festa, alle ore 7 annuncio della giornata col suono delle campane; alle ore 11 santa messa, alle ore 18.30 solenne celebrazione eucaristica; seguirà alle ore 19.30 la processione, accompagnata dalla banda musicale “Chimienti” di Montemesola e alle ore 21.30 conclusione con i fuochi pirotecnici. Un tempo giungevano da tutta la regione partecipare alle celebrazioni, che avevano come punto di riferimento l’antica e bellissima chiesa dedicata alla Vergine con questo titolo, attualmente in abbandono. L’antica struttura seicentesca si trova sulla via che porta a Lizzano che, originariamente dedicata a San Giorgio, fu donata da Carlo I di Napoli al monastero basiliano di San Vito. Con l’arrivo degli Skanderbeg ci fu l’intitolazione alla Vergine. Circa cinquant’anni fa ne fu decretata l’inagibilità e il titolo fu trasferito alla chiesa di San Francesco di Paola, all’interno della borgata, dove continuano a tenersi tutte le celebrazioni. Sono circa quattrocento gli abitanti di San Crispieri; in buona parte dediti all’agricoltura e non mancano professionisti, militari e dipendenti pubblici. Si evidenzia la buona partecipazione alle celebrazioni eucaristiche domenicali e l’aumento dei frequentanti al catechismo. Dallo scorso anno la parrocchia è affidata a don Graziano Lupoli, giunto in sostituzione di don Antonio Papagni, destinato dall’arcivescovo a Monteiasi. 

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