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domenica 12 marzo 2017

Le tradizioni di San Giuseppe a Faggiano e Fragagnano

Angelo Diofano
Nuovo Dialogo

Faggiano

immagine da presepeviventefaggiano.it
Le “mattre” in piazza e nelle case, allestite da gruppi di famiglie in segno di solidarietà e condivisione, attendono i visitatori. I grandi falò, che salutano l'imminente primavera
Faggiano si prepara con animo gioioso alla solennità del patrono san Giuseppe. La festa è da considerarsi da "cerniera" fra il presente e il passato, fra l'antico e il nuovo inseriti nel grande alveo della fede e della comunione dei secoli con la Chiesa. Infatti, oltre a cementare i rapporti fra le diverse generazioni e stili di vita, la festa di san Giuseppe è sinonimo di riscoperta della ricchezza, della bellezza e della nobiltà del patrimonio culturale e religioso del territorio, stimolando la comunità ecclesiale e civica a trascendere quel clima di vuoto consumistico per andare all'essenziale, senza il discapito del decoro e del piacere. La festa patronale è per Faggiano anche occasione di convergenza nel perseguire comuni obiettivi e rinsaldare relazioni ancora più cordiali, pur nella distinzione dei ruoli e dei compiti, fra la parrocchia e l'amministrazione comunale. Come ogni anno il parroco don Alessandro Giove, in sinergia col comitato festeggiamenti e il Comune, grazie anche alle linee guida di papa Francesco e dell'arcivescovo, cercherà di tradurre in opere l'insegnamento della Chiesa. Il settenario inizierà domenica 12 marzo, con l'intronizzazione in
serata della statua del santo, e vedrà ogni sera la recita del “Sacro Manto” e la santa messa. A partire da lunedì 13, dopo la messa, saranno aperte le “mattre”, cioè le tavolate in onore di san Giuseppe, allestite nelle case di devoti per la gioia dei poveri, del vicinato e dei visitatori. Si tratta di una tradizione in ripresa, tant'è che da qualche tempo sono numerose le famiglie, dislocate in tutto il paese, che vi aderiscono. Sabato 18 alle ore 10 con partenza dai campetti di via Collina, in collaborazione con la scuola, si terrà il corteo con calessi e cavalli per raccolta delle fascine destinate al falò in piazza Moro; l'accensione avverrà alle ore 20, assieme ai fuochi d'artificio; a seguire, la degustazione del piatto tipico di San Giuseppe a cura dello sponsor “Costa Azzurra”. Domenica 19 alle ore 19.30 visita e benedizione in piazza alla “mattra” di San Giuseppe, a cura dell'Associazione per le tradizioni popolari, e a quelle in altre zone del paese; nella medesima serata, mercatino su corso Vittorio Emanuele ed esibizione del complesso “The New Bond”, a cura del Comune. Lunedì 20 alle ore 11 e alle ore 17.30 le sante messe inviteranno i fedeli a rendere grazie a Dio per il dono di san Giuseppe alla Chiesa universale e a chiedere al glorioso Patriarca protezione, forza, salute e la dignità di un onesto lavoro; alle ore 18.30 uscirà la processione con la partecipazione delle autorità civili e militari e la presenza dei labari dei rioni. Per tutta la giornata suonerà per le vie e alla processione, con esibizione finale sulla cassarmonica in piazza, il gran complesso bandistico “Città di Lizzano” diretto dal m. Gaetano Cellamara.


Fragagnano, festa anticipata

Fragagnano custodisce la tradizione di San Giuseppe, dopo il patrono Sant’Antonio,  il più venerato in paese. Lunedì 13 e martedì 14 si respirerà aria di festa con vari eventi in cui si fondono sacro e profano. Lunedì 13 alle ore 9  ci sarà l’apertura della fiera che si svolge anche l'indomani, con modalità completamente diverse da quanto avveniva fino agli anni ’50 – ’60, allorché si vendevano attrezzi agricoli, traini, calessi, cavalli, asini e tutto ciò che concerne l'agricoltura. Sopravvive l’usanza del falò , preparato dai giovani che trasportano fascine di sarmenti e la legna; dopo l'accensione (sempre lunedì 13, alle ore 19.30) si terrà un piccolo intrattenimento musicale. Martedì 14, giorno della festa, per tutta la giornata agirà la banda cittadina; alle ore 11 la messa solenne e al termine il santo sarà portata fino alla piazza per la benedizione della “màttere”, cioè le madie con la “pasta di San Giuseppe”, maccheroni conditi con abbondante sugo e cacioricotta, distribuita dai devoti ai fedeli, insieme a polpette di uova, pane e dolci tipici (“li cartiddati”). Oltre venti le “màttere”, allestite da realtà parrocchiali, confraternite e scuole, che saranno scoperte dopo il volo di palloncini. Sempre in giornata, alle ore 17 processione di gala e al rientro santa messa. Si conclude con i fuochi piromusicale della ditta Antonio Bruscella di Modugno alle ore 20.30, nei pressi della casa canonica.

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