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giovedì 16 febbraio 2017

In cattedrale, tradizionale triduo all'Immacolata

Angelo Diofano
(Nuovo Dialogo)


Nella basilica cattedrale nei giorni 17, 18 e 19 febbraio si terrà il tradizionale triduo votivo all'Immacolata, in ricordo della sua proclamazione a patrona di Taranto (assieme a San Cataldo) per aver salvato la città dalle conseguenze del terremoto del 20 febbraio 1743. A cura della parrocchia di San Cataldo e della confraternita dell'Immacolata, le celebrazioni consisteranno in giornate eucaristiche e mariane, con predicazione a cura di don Cataldo Letizia, cappellano militare e dei Cavalieri di Malta nella chiesa di San Michele, in città vecchia. Nell'occasione la venerata immagine della celeste patrona sarà esposta solennemente nel cappellone.

Venerdì 17 dalle ore 16.30 ci sarà l'esposizione del Santissimo Sacramento con adorazione eucaristica; alle ore 18 recita del rosario meditato e benedizione eucaristica con reposizione; alle ore 18.30 santa messa solenne, con servizio liturgico e guardia d'onore a cura della confraternita dell'Immacolata. Sabato 18 dalle ore 8.30, esposizione del Santissimo Sacramento con adorazione eucaristica; alle ore 18.30 santa messa solenne con servizio liturgico e guardia d'onore a cura della confraternita di Santa Maria di Costantinopoli. Domenica 19, sante messe nel normale orario festivo; alle ore 16.30 esposizione del Santissimo Sacramento per l'adorazione eucaristica; alle ore 18 recita del santo rosario meditato con benedizione eucaristica; alle ore 18.30 santa messa con servizio liturgico e guardia d'onore a cura della confraternita dell'Immacolata e dei Cavalieri dell'Ordine di Malta. A conclusione, ci sarà l'atto di affidamento alla Vergine Immacolata con processione aux flambeaux per le navate della cattedrale. I canti saranno animati dal coro della cattedrale diretto dal maestro Giovanni Gigante.

Secondo le cronache dell’epoca il terremoto del 1743 provocò gravi danni nel Salento e in Calabria. Ma la nostra città non fu distrutta nonostante le terribili scosse. Così il sindaco Scipione Marrese istituì un triduo di penitenza da tenere ogni febbraio, così come accade ai giorni nostri. Il 12 febbraio del 1943, 200° anniversario del terremoto, l’arcivescovo Bernardi fece eleggere l’Immacolata patrona principale della città assieme a San Cataldo, poichè la città, durante la guerra, nonostante fosse uno dei più importanti obiettivi militari, non subì grandi perdite di vite umane tra la popolazione civile.

La chiesa di San Michele (dove l'Immacolata è venerata tutto l'anno) e il convento annesso (sede dell’istituto musicale “Paisiello”) furono costruiti nel1763 con il lascito di un ingente patrimonio da parte dal nobile tarantino Giovanbattista Protontino dopo la sua morte. Dagli interni di rara bellezza per la ricchezza di decorazioni e rivestimenti in marmo, la chiesa è affidata da alcuni anni al Sovrano Militare Ordine di Malta.


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