Lunedì terzo e ultimo appuntamento con il Festival Organistico Internazionale. Si esibisce l’organista di fama mondiale, il polacco Wladyslaw Szymanski.
Luca Fusco
Lunedì terzo e ultimo appuntamento con il Festival Organistico Internazionale. Si esibisce l’organista di fama mondiale, il polacco Wladyslaw Szymanski.
La parrocchia di Sant’Antonio diventa il cuore pulsante della diocesi di Taranto. La Chiesa tra via Duca degli Abruzzi e via Regina Elena si è già tuffata nell’atmosfera dei festeggiamenti civili e religiosi verso la ricorrenza di Sant’Antonio del prossimo venerdì, 13 giugno. Mentre continua la tredicina dedicata al Santo di Padova, sono partiti i tornei di calcetto e i giochi di quartiere per coinvolgere grandi e piccoli della comunità, lunedì il festival Organistico Internazionale vivrà il suo terzo e ultimo appuntamento che chiuderà i battenti di questa terza edizione con l’organista polacco Wladyslaw Szymanski, personalità di spicco del panorama organistico mondiale.
Szymanski ha studiato musicologia, organo (con J. Gembalskiego) e composizione all'Accademia di Musica di Katowice perfezionandosi poi in organo cn F. Peeters e L. Rogg. Dal 1979 è organista titolare della chiesa di S. Stefano a Mikolow e, dal 1985, insegna organo all'Accademia di Musica di Katowice dove è pure membro della locale Commissione di Musica Sacra diocesana. Concertista attivo in numerosi paesi, Polonia, Austria, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Finlandia, Svezia, coordina la direzione artistica del Festival di Musica di Micholow. Ha al suo attivo una lunga serie di opere per organo e diversi organici strumentali risultando vincitore di numerosi concorsi di composizione.
Nell'agosto 2008 è stato nominato preside della facoltà di musica vocale-strumentale dell'Accademia di Katowice.
Sarà l’apoteosi per la chiesa che ospita uno degli strumenti più belli e più grandi della nostra provincia: l’organo infatti, costruito dalla ditta “Fratelli Ruffatti” nel 1960, con i suoi 50 registri reali distribuiti su tre tastiere e pedaliera radiale concava, permette l’esecuzione di un vasto e diversissimo repertorio.
Un concetto che ha espresso a chiare lettere anche Juan Paradell Solé, organista titolare della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” regolarmente presente nelle Celebrazioni Liturgiche del Papa, che è stato il protagonista del secondo concerto la settimana scorsa: “Suonare alla Sant’Antonio è stata una bella esperienza. È uno strumento importante che spero nel tempo venga anche restaurato perché molto complesso, con molti giochi di colore, per tirarne fuori tutte le sue potenzialità”. L’organista emerito della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma ha poi lanciato un messaggio: “La musica nella liturgia è un veicolo importante, il repertorio sacro è essenziale, sarebbe auspicabile che ci fosse una commissione che si occupi di dare delle direttive universali riguardo alle musiche da suonare evitando alcune modernità che poco hanno a che fare con la musica liturgica”.
L’inizio del concerto di Szymanski, lunedì 9 giugno, è previsto per le ore 20:30.
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